PITTORE MARCHIGIANO DEL XVII SECOLO
Paesaggio con ruscello e borgo arroccato
olio su tela, cm 120×172
Questo paesaggio, di notevoli dimensioni, utilizza ingredienti non inconsueti della pittura di paesaggio seicentesca: un viottolo che si addentra nel bosco, un poggio su cui si erge un edificio vetusto, un ruscello, colline che digradano nella distanza. Visivamente la composizione vive del contrasto tra zone in ombra e zone bagnate dalla mobile luce del sole, che intuiamo filtrare dal cielo nuvoloso.
Due sono i filoni principali di questo genere artistico fiorito nel corso del Seicento: il paesaggio ‘classico’, sviluppatosi sull’esempio raffaellesco in particolar modo con l’arte dei Carracci e poi dei grandi francesi Nicolas Poussin, Claude Lorrain e Gaspard Dughet, e il paesaggio ‘pittoresco’, nato dall’esempio di Salvator Rosa. Rispetto alle serene visioni d’Arcadia del primo, prevale nella nostra tela l’influsso della ricetta di forti contrasti e mistero caratteristica della pittura del grande pittore-poeta napoletano.
La provienza da un palazzo nobiliare marchigiano induce a assegnare questo dipinto alla scuola pittorica locale, intorno alla seconda metà del XVII secolo.