EVARISTO BASCHENIS, seguace di
Bergamo, 1617-1677
Natura morta con strumenti musicali
olio su tela, cm 64,5×82
Un genere nel genere quello della rappresentazione di strumenti musicali in prospettiva creato da Baschenis e ampiamente diffuso nel Seicento bergamasco. Una creazione inconfondibile che ha le sue radici nelle tarsie prospettiche rinascimentali e nell’approccio ‘ottico’ della pittura lombarda, ma che si afferma nel Seicento unendo l’uso della luce di origine caravaggesca e il gusto scenografico barocco, spesso caricandosi di una sottile allusione alla transitorietà del modo terreno. In questo senso è stata infatti letta la frequente notazione naturalistica della polvere depositata sugli strumenti – artificio che troviamo anche nel nostro dipinto – “chiara allusione al tempo che consuma ogni cosa”.
Come segnalatoci da Lanfranco Ravelli che ringraziamo, Il liuto in prospettiva del nostro dipinto e lo spartito poggiato sul bordo del tavolo, con un foglio che tende ad arrotolarsi su sé stesso, compaiono replicati in vari dipinti della bottega e del seguito del pittore bergamasco, come negli esemplari riprodotti da Marco Rosci.