PAOLO PAOLETTI

PAOLO PAOLETTI

PAOLO PAOLETTI

Padova, 1671 – Udine, 1735

Natura morta con meloni

olio su tela, cm 115×153

Queste due sontuose nature morte raffigurano, con gusto pienamente barocco, una cascata di frutti estivi, con al centro della composizione, rispettivamente, succosi cocomeri e meloni aperti a mostrare la loro rinfrescante polpa. Il riconoscimento dell’autore di questa coppia di dipinti, pervenuti con un riferimento alla scuola toscana, si deve ad Alberto Cottino. Come ricostruito dallo studioso, le tele in esame “costituiscono un fondamentale incremento al catalogo” del pittore Paolo Paoletti, artista attivo fra il Veneto e il Friuli la cui attività ebbe una prima ricostruzione critica ad opera di Tito Miotti.

Paoletti, ricordava Luigi Lanzi nel 1796, “fu insigne specialmente ne’ fiori, e con molta verità ritrasse eziandio frutti, erbaggi, pesci, cacciagioni”. Dopo la nascita a Padova, precisa Cottino, l’artista sostò nella Serenissima, dove risulta iscritto alla fraglia dei pittori veneziani dal 1708 al 1715, data dopo la quale dovette trasferirsi a Udine, città nella quale fu protetto dalla locale famiglia Caiselli, con opere che sono documentate nelle collezioni di varie altre famiglie friulane.

Per sostenere l’attribuzione al Paoletti, lo studioso sottolinea la vicinanza della nostra coppia di nature morte a tre tele delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, probabilmente dipinte durante il soggiorno veneziano, riconosciute dallo stesso Cottino come opere del Paoletti e ad un gruppo di quattro dipinti conservati a Vigo di Ton, Castel Thun.

Tutte le opere che offrono le maggiori consonanze con il nostro pendant, come quelle appena menzionate, sono databili secondo lo studioso al periodo veneziano, e quindi, anche per i dipinti che presentiamo, “di qualità e conservazione eccellenti”, Cottino ipotizza una realizzazione entro il primo lustro del secondo decennio del Settecento, “in quanto quelle che si presumono più tarde mostrano uno schiarimento dei colori e una luminosità dei fondi paesaggistici” e una minore tenuta qualitativa.

Natura morta con cocomeri