Natura morta con mazzo di fiori in vaso metallico sbalzato

BARTOLOMEO BIMBI

BARTOLOMEO BIMBI

Settignano, 1648 – Firenze, 1729

Natura morta con mazzo di fiori in vaso metallico sbalzato

olio su tela, cm 106×67

 

Questa natura morta dal formato accentuatamente verticale è stata riferita al pittore fiorentino Bartolomeo Bimbi da Mina Gregori. Il dipinto, nel quale la studiosa riconosce “tulipani, anemoni, iris, lilium, crotonella scarlatta, tuberosa e convolvoli”, si lega infatti ad altre opere attribuite al maestro attivo per i Medici, tra le quali segnaliamo, in particolare, un dipinto passato sul mercato antiquario francese nel 1990 e documentato da una fotografia all’Istituto Olandese di Storia dell’Arte di Firenze (n. 21157), che oltre a presentare un analogo vaso metallico istoriato con base baccellata, si caratterizza per misure non dissimili (102×71).

Bartolomeo Bimbi, allievo di Lorenzo Lippi e di Onorio Marinari, entrò in contatto a Roma con uno specialista del genere della natura morta, Mario dei Fiori. Al ritorno a Firenze, negli ultimi decenni del secolo, iniziò una ininterrotta attività per la famiglia regnante, legando il suo nome alla produzione di quadri di frutta, fiori e animali, spesso anche con scopi documentari e scientifici – si ricordano i celeberrimi ‘repertori’ e i dipinti che testimoniano rarità sia del mondo vegetale che animale – attività ampiamente documentata dalle collezioni conservate nel neonato Museo della Natura Morta di Poggio a Caiano.

L’attribuzione a Bimbi è stata indipendentemente avanzata da Fred Meijer (RDK, Den Haag).