VENTURA DI MORO
Firenze, 1395-1486
Madonna col Bambino in trono
tempera su tavola, cm 119×55,5
Questa grande tavola cuspidata a fondo oro è stata pubblicata, in un articolo di Enrica Neri Lusanna, come opera del pittore fiorentino Ventura di Moro. A questo autore, in bilico tra gotico e novità rinascimentali, rimandano infatti vari dettagli, dalla morfologia dei volti della Vergine e del Bambino al bordo della veste della Madonna, dal tipico andamento ondulato sul terreno. Un confronto particolarmente calzante è quello con la parte centrale del trittico della chiesa di San Donnino a Celle, Dicomano.
Questo pittore aveva bottega a Firenze, in Corso degli Adimari, ma fu attivo anche nel territorio tra Firenze e Siena e in particolare nel Chianti, territorio dal quale verosimilmente proviene questa tavola. L’iscrizione infatti “MATTEO DI HASTRUCO DANDREA PELLANIME LORO E SUA” che corre lungo la base del trono su cui siede la Vergine col Bambino, potrebbe rimandare al patronimico Castrucci attestato in Chianti, specialmente a San Casciano, dove la presenza di una tal famiglia è storicamente documentata.
Una foto dell’opera con l’attribuzione allo stesso artista è anche presente nel catalogo della fototeca della Fondazione Federico Zeri.
Pubblicazioni:
“Catalogo Fototeca Fondazione Federico Zeri”, scheda n. 10684.
“Arte gotica nel Chianti: riflessioni e novità”, in “Istituzioni ecclesiastiche e vita religiosa nel Chianti tra Medioevo ed età moderna”, a cura di Italo Morettia, testo di Enrica Neri Lusanna, Firenze, 2002, pp. 150-151, fig. 13.