ZANINO DI PIETRO
Bologna 1389-Venezia 1448 circa
Madonna dell’Umiltà
tempera su tavola, cm 50×33
Questa deliziosa immagine della Madonna seduta su un prato fiorito con il Bambino in collo, iconografia tardo trecentesca convenzionalmente chiamata ‘Madonna dell’Umiltà’, è opera del pittore Zanino di Pietro, noto anche come Giovanni di Pietro Charlier, francese di origine ma di cittadinanza veneziana, attivo a Bologna dal 1389 al 1403 e successivamente nella città lagunare.
Con Niccolò di Pietro e Jacobello del Fiore, Zanino fu tra i maggiori pittori veneziani del primo quarto del XV secolo, operando una interessante fusione di motivi tardo gotici derivati da Gentile da Fabriano e da Michelino da Besozzo, entrambi attivi a Venezia in quegli anni.
Linda Pisani, nella sua expertise sull’opera, riferisce l’esecuzione approssimativamente agli anni compresi tra 1410 e 1420, ossia al periodo veneziano del pittore, che sappiamo attivo in città in contrada Sant’Apollinare, rilevando tuttavia rapporti anche con i suoi trascorsi bolognesi e soffermandosi sulla “sapienza artigianale e sofisticata al tempo stesso”, evidente in dettagli come le due elaborate aureole di grande raffinatezza e suggestione. Aureole simili compaiono nell’opera di Zanino con lo stesso soggetto della National Gallery e Alexandros Soutzos Museum di Atene citata per confronto dalla studiosa, dipinto tra i più vicini al nostro ma in stato di conservazione inferiore, esposto alla mostra urbinate del 1998.
Come segnalato dalla Pisani, la nostra Madonna dell’Umiltà è presente come Zanino di Pietro nella fototeca del Kunstihistorisches Institut di Firenze (KHI 451354).
Pubblicazioni:
“Catalogo Fototeca Kunstihistorisches Institut di Firenze”, scheda n. KHI 451354.
“Zanino di Pietro. Un protagonista della pittura veneziana fra Tre e Quattrocento”, a cura di Valentina Baradel, Poligrafo, Padova, 2019, pp. 179-180, fig. XIV, scheda 7.