FRANCESCO ALBANI

FRANCESCO ALBANI

Bologna, 1578-1660

Diana e le ninfe sorprese da Atteone

data: 1610 circa

olio su tavola, cm 51,7×62,5

 

La tavola rappresenta l’episodio, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (III, 138-252), nel quale il giovane cacciatore Atteone sorprende accidentalmente Diana e le sue ninfe mentre fanno il bagno in un fiume. Per punizione il giovane è trasformato dalla dea in un cervo che verrà sbranato dai suoi stessi cani incapaci di riconoscere il padrone.

La tavola è replica, che si ritiene autografa, di una celebre composizione di Francesco Albani, uno dei più importanti pittori bolognesi della sua generazione, che insieme ad Annibale Carracci e poi Guido Reni e Domenichino, seppe costruire una straordinaria cultura classicista tra la città natale e Roma.

Il dipinto ripropone, con un po’ di varianti nei panneggi e soprattutto nel paesaggio, la versione su rame conservata al Louvre e considerata la prima della serie. In questo caso la qualità della pittura non permette di immaginare un profondo intervento della bottega e la diversa concezione del paesaggio, qui con una luce più chiara e classicista, indica una diversa redazione dello stesso autore.