CARLO CIGNANI
Bologna, 1628 – Forlì, 1719
Carità
olio su tela, cm 60×76
Questa deliziosa tela raffigura l’allegoria della Carità, una delle virtù teologali insieme a Fede e Speranza. Come da tradizione, questa è rappresentata da una giovane fanciulla che si prende cura di tre bambini. Nella sua celebre Iconologia il Ripa (1603) descrive la Carità come una “donna vestita di abito rosso” che “terrà nel braccio sinistro un Fanciullo, al quale dia il latte, e due altri le staranno scherzando a’ piedi”. I tre fanciulli, secondo questo autore, “dimostrano che sebbene la Carità è una sola virtù, ha nondimeno triplicata potenza”. Si tratta di una inedita redazione di questo soggetto che va ad aggiungersi alle varie versioni conosciute di questa composizione realizzata dal pittore emiliano Carlo Cignani, uno dei maggiori rappresentanti del classicismo seicentesco. Tra le redazioni note menzioniamo quella di maggiori dimensioni del museo di Castelvecchio a Verona e quella della Collezione della Cassa dei Risparmi di Forlì, che curiosamente ha i colori blu del bambino e rosso del panno su cui è questi è disteso in primo piano invertiti rispetto alla nostra. La Buscaroli Fabbri, concordando con Renato Roli, assegna a questo invenzione del pittore emiliano “per i rapporti formali e pittorici che legano questa Carità alle altre composizioni di identico soggetto e alla Pala Davia della Pinacoteca di Bologna” una datazione agli anni ottanta del Seicento.