GASPAR VAN WITTEL detto il VANVITELLI
Amersfoort, 1652 – Roma, 1736
Veduta di Castel Sant’Angelo a Roma
olio su tela, cm 36,5×50,5
iscrizione sulla botte in basso a destra “GVW”
Questa pittoresca veduta, ripresa dalla riva del Tevere, immortala uno degli edifici più rappresentativi e conosciuti di Roma, Castel Sant’Angelo, verso il quale si protende l’antico ponte Sant’Angelo, coronato di statue berniniane; in lontananza si intravedono San Pietro e i palazzi vaticani. Siamo ormai all’approssimarsi della sera, e gli indaffarati personaggi che animano il proscenio sono investiti da una luce radente che proietta lunghe ombre sul terreno. Questa suggestiva visione è stata ricondotta da Giancarlo Sestieri all’attività giovanile di Gaspar van Wittel, pittore al quale fanno riferimento le iniziali (GVW) su una botte in basso al centro.
Il celebre vedutista iniziò la sua educazione nel paese di provenienza, studiando con Mathias Withoos (1627-1703). Arrivato a Roma nel 1674, iniziò intorno agli anni Ottanta la sua attività di vedutista. Secondo lo studioso, il dipinto oggetto di questo studio appartiene alla prima fase del pittore, “in perfetta sintonia colla Veduta panoramica di Roma dalla Trinità dei Monti […] della collezione Colonna e colla Veduta di Roma con il Ponte Rotto e l’Aventino sullo sfondo” del Museo di Palazzo Braschi, datati rispettivamente 1681 e 1685.
Pubblicazioni:
“Gaspar van Wittel called Vanvitelli”, catalogo di mostra a cura di Valentina Becchetti, Galleria Cesare Lampronti, Roma, 2011, pp. 30-31.