FRANCESCO TIRONI
Venezia, 1744 – Roma, 1797
Veduta con Santa Maria della Salute
olio su tela, cm 41×69
Caratterizzata da una tavolozza improntata a colori tenui, questa tela raffigura l’inconfondibile prospetto di Santa Maria della Salute, la maestosa chiesa fatta costruire dai veneziani, su progetto del Longhena, per ringraziare la Vergine della fine dell’epidemia di peste ‘manzoniana’ del 1630.
L’autore di quest’opera è stato riconosciuto da Dario Succi in Francesco Tironi, artista che lo stesso studioso ha il merito di aver degnamente valorizzato con un volume monografico. Il pittore, morto “in fresca età circa il 1800”, era un tempo conosciuto esclusivamente per la serie di disegni preparatori (Albertina, Vienna; Lehman Collection, New York; Withworth Art Gallery, Manchester; National Gallery, Washington; altri in collezione privata) eseguiti per la realizzazione di incisioni di Antonio Sandi con vedute della città lagunare pubblicate alla fine del Settecento. L’interesse della critica risale agli studi pioneristici di Hermann Voss, che individuò l’artista grazie al ritrovamento di due tele siglate, alla quale si legava una terza, dando il via alla ricostruzione della sua personalità.
Come evidenziato dal Succi nello studio sul dipinto, Tironi si caratterizza “per un gusto eclettico che fonde in maniera originale elementi di derivazione canalettiana o mareschiana […] con influenze guardesche”. Questi elementi si ritrovano nella nostra tela, “intrisa di una poesia che rende con efficacia l’atmosfera di Venezia nella seconda metà del diciottesimo secolo”, che lo studioso propone di datare “verso il 1785”.