GIOVANNI BILIVERT
Firenze, 1585 – 1644
Santa Caterina d’Alessandria
Data: 1630 – 1632 circa
olio su tela, cm 134×93
La bella tela rappresenta Santa Caterina d’Alessandria in una iconografia abbastanza rara. Non è la solita ragazza agghindata a principessa (era figlia del re di Alessandria d’Egitto), ma è seduta su un grosso faldistorio ricoperto da un velluto rosso e vestita di una tunica che le scende dalle spalle lasciando scoperto il seno. Il mantello azzurro le copre una gamba e si adagia anch’esso sulla seduta. I capelli sciolti e lo sguardo verso il cielo sembrerebbero indicare meglio una Maddalena, per esempio, ma a terra si vede un inserto di naturalismo caravaggesco in cui si nota l’elsa di una spada e frammenti di una ruota dentata, simboli del martirio della santa.
La composizione riprende quella già usata per una serie di dipinti che raffigurano Sant’Agnese e che fanno capo alla versione già di collezione Luzzetti datata 1631. L’esemplare più vicino alla nostra è la Sant’Agnese del 1631, datata e siglata, insieme al suo pendant con Santa Dorotea che sono presenti in questo stesso catalogo.
Si tratta di una fase molto bella nella carriera del pittore, che in questo momento, quello della sua maturità, riesce ad esprimersi con una qualità altissima e in forma che è pienamente barocca.