BARTOLOMEO BIMBI
Settignano 1648-Firenze 1729
Natura morta con verdura e frutta di fine estate
olio su tela, cm 74×98
La composizione di frutti, caratterizzata dalla presenza di un melone, di grappoli di uve e di una melagrana, è posta dinanzi ad un cesto da cui spuntano alcuni funghi e al quale è appoggiato un cardo. Periziata nel 1991 da Mina Gregori, la tela è stata attribuita alla mano di uno dei più celebri specialisti del genere in Toscana, Bartolomeo Bimbi. “la presenza di alcuni vegetali – il cardo, le castagne e i funghi” notava la studiosa, “è tipicamente toscana” mentre tipici del Bimbi sono i grappoli di uve bianche e nere contrapposti e la zucca aperta “con i semi vivi, appena usciti dall’alveo”, che il pittore prediligeva per “caratterizzare le peculiarità botaniche” dei vegetali, l’impaginazione generale e l’uso della luce, “forte in primo piano e attenuata sul fondo”. Attivo per i Medici, per i quali fu autore dei celebri “campionari”, dipinti tesi a registrare e documentare con un intento quasi scientifico “il molteplice e meraviglioso “teatro della natura” (Casciu, 2002), il Bimbi unisce al gusto naturalistico e concreto toscano una certa magniloquenza romana, apprezzabile in particolare nel decorativismo barocco di dettagli briosi come la melagrana aperta a mostrare i suoi tesori, o la foglia secca accartocciata in primo piano. È inoltre degna di nota la vicinanza di questo dipinto alle coeve opere di Nicola van Houbraken, anch’esso attivo in Toscana, come la natura morta Frutta e ortaggi del Museo Civico di Montepulciano.