BARTOLOMEO CASTELLI detto SPADINO JUNIOR
Roma, 1696 – 1738
Natura morta con melone e altri frutti
olio su tela, cm 77×63,5
Questa coppia di nature morte rappresenta, insieme a cocomero e melone, una ricca varietà di uve, melegrane, ciliegie, mele e altri frutti disposti in un’ambientazione naturale. L’impaginazione verticale, la resa piuttosto veloce e sintetica dei frutti, richiamano alla memoria la pittura romana di natura morta della fine del Seicento, in particolare le composizioni di quella cerchia dai caratteri stilistici affini che ha, tra i suoi protagonisti, Christian Berentz, Pietro Navarra, e Giovanni Paolo Castelli, detto Spadino (1659-1730).
Quest’ultimo, stilisticamente il più vicino dei tre alle nostre nature morte, “contribuì alla diffusione di una formula figurativa di ampio successo fondata sull’esposizione di imponenti cascate di frutta poste su piani sfalzati ed eseguite con tratti corposi e vibranti”. La stessa formula figurativa, con una pittura meno accesa cromaticamente rispetto al padre Giovanni Paolo, è seguita dal figlio Bartolomeo Castelli (Roma 1696-1738), artista riscoperto da Ferdinando Bologna nel 1985 che mostra caratteri stilistici assai vicini ai nostri dipinti e che potrebbe essere indicato come probabile autore del nostro pendant.