LUCA CARLEVARIJS e bottega
Udine, 1663 – Venezia, 1730
La piazzetta di Venezia verso Punta della Dogana
olio su tela, cm 87×109
Questa suggestiva veduta veneziana dell’artista friulano, considerato il padre del vedutismo insieme a Gaspar van Wittel, restituisce al riguardante uno degli scorci più celebri di Venezia, varie volte riprodotto dallo stesso autore. Sulla destra la mole del trecentesco Palazzo Ducale, al centro le due antiche colonne di San Marco e San Teodoro, quest’ultima posta dinanzi al sansoviniano edificio della Zecca, mentre sullo sfondo si intravedono gli evanescenti contorni di Punta della Dogana e della Chiesa della Salute.
Dopo gli inizi da paesista – capricci, paesaggi di fantasia con edifici classici e rovine – legati ad autori quali il Cavalier Tempesta e Johann Anton Eismann, con l’aprirsi del nuovo secolo Carlevarijs inaugura il vedutismo, la riproduzione esatta della città restituita con scientifica oggettività, un genere artistico stimolato dal nascente turismo che raggiungerà poco tempo dopo fama imperitura con l’opera di Antonio Canaletto, Francesco Guardi e Bernardo Bellotto.
Questo scorcio della Serenissima fu rappresentato in varie occasioni da Carlevarijs, in particolare per ricordare la venuta in città dell’ambasciatore francese Henri-Charles Arnauld e di quello britannico Charles de Montagu, rispettivamente nel 1706 e 1707 (Amsterdam, Rijksmuseum; Birmingham, City Museum and Art Gallery). Il nostro dipinto ripete con notevole qualità e con dimensioni maggiori la composizione completamente autografa trascorsa in asta a Bonhams, Londra, il 5 dicembre 2012 (lotto 94; cm. 48×68,5), datata da Dario Succi alla metà del secondo decennio, della quale lo studioso segnala l’esistenza di quattro varianti.