RAFFAELE MATTIOLI

Napoli, 1775 – 1822

Il giuramento del popolo al Sovrano e alla Legge

olio su carta riportato su tela, cm 46×63,5

data: 1811-1813

Iscrizioni: VES […] R.P.PP. COS. VIII. IMP. T. CA[…]S. sul marmo al centro della scena.

QUAM. IOACHINO. NAP. REG- FORTISS. AEDEM. MORTALIT. PARTENOPE. ADDIXIT. CAROLINA. UXOR. SAPIENTI[…] AR. SUFF […] sulla tabella al centro dell’esedra.

CICERO; NUMA; CATO; CORN. TAC. sui busti.

Questo dipinto preparatorio per una grande tela commissionata dal re di Napoli, Gioacchino Murat, è una sorta di manifesto politico e ideale dalla dichiarata funzione celebrativa e ideologica. L’opera illustra, nella descrizione contemporanea del presidente della Reale Accademia di Belle Arti di Napoli, “l’azione di un popolo che giura fede al suo Sovrano e alle Leggi”. Rispetto al monumentale dipinto finale, esposto dal sovrano a Palazzo Reale nella prima anticamera della Sala del Trono, questo modello preparatorio presenta alcune notevoli differenze, ed è quindi di straordinario interesse per ricostruirne la genesi. Il volto dell’imperatore Vespasiano Augusto, ad esempio, raffigurato nel nostro bozzetto nel clipeo sorretto dalla figura alata della Fama, è stato sostituito per ragioni politiche, dal volto di Francesco I di Borbone.

La scena si svolge entro un emiciclo con colonne adornato di erme, raffiguranti grandi personaggi dell’antica Roma, Cicerone, Numa Pompilio, Catone, Cornelio Tacito, le cui biografie sono caratterizzate dall’intensa attività politica. Centro della scena, attorno al quale si raccolgono i sudditi atteggiati a virile fermezza, sono il braciere ardente e il citato clipeo sorretto dalla Fama. Grande rilievo assume anche la figura allegorica coronata, rappresentante la Legge, che sostiene in alto una tabella nella quale sono iscritti i nomi di Murat e della moglie Carolina. 

Della commissione dell’imponente dipinto a Mattioli, nominato nel 1822 professore onorario dell’Accademia, e attualmente conservato nei depositi del Museo di Capodimonte, sono stati ricostruiti tutti i dettagli nella pubblicazione di Giovanna Capitelli.

Pubblicazioni:

“Quadreria 2009. Dalla bizzarria al canone: dipinti tra Seicento e Ottocento”, catalogo di mostra a cura di Giovanna Capitelli, Carlo Virgilio & C., Roma, 2009, n. 17, pp. 48-49.