FRANCESCO LAVAGNA
Napoli, attivo nella seconda metà del XVIII secolo
Giardino con siepi architettoniche, frammenti classici, sedile con trionfo floreale e, a terra, altri fiori in ordine ‘rustico’
olio su tela, cm 46×97
Esempi di straordinaria freschezza di quel gusto pastorale e boschereccio, amante della vita in villa e di una natura addomesticata e graziosa, così caratteristico del Settecento, già pervenuteci con una attribuzione a Gaspare Lopez, sono invece convincentemente da riferirsi al suo collega e concittadino Francesco Lavagna. La figura di questo fiorante, del quale sono noti scarsi dati biografici – sicuramente un parente del Giuseppe Lavagna anch’egli fiorante in città – ci è nota grazie all’apparire sul mercato di alcune opere firmate.
I modi pittorici e le composizioni sono assimilabili a quelli del Lopez, ma rispetto ai dipinti solitamente attribuiti all’allievo di Andrea Belvedere, questo pendant è distinguibile per certe consuetudini nella scelta e disposizione degli oggetti che gli sono proprie, e che si ritrovano appunto nei dipinti firmati, come quello apparso nel 1981 sul mercato antiquario (vedi La natura morta in Italia, 1989, 2 voll., II, n. 27, p. 946).
Caratteristico del nostro fiorante anche il formato marcatamente orizzontale di queste due festose nature morte, così come i modi più minuti rispetto al più anziano maestro.