FRANCESCO GUARDI
Venezia, 1712-1793
Battaglia fra turchi
olio su tela, cm 66×52
Nel 1964, nel suo monumentale studio sulla pittura veneziana, il noto storico dell’arte e collezionista Egidio Martini pubblicava per la prima volta il nostro ovale, allora nella collezione Broglio. Lo studioso definiva l’opera un esempio “stupendo e rarissimo” dell’arte di Francesco Guardi, pittore ricordato soprattutto come vedutista ma che, “come è noto […] si dedicò oltre che al genere di paesaggio e di figura anche ad altri generi”. Sempre Martini distingueva la sua proposta, “trattata con una tecnica pittorica scritta e con un colore smagliante e chiaro, tipici di Francesco” da altre battaglie assegnate allo stesso artista e invece, secondo lo studioso, da ricondursi al fratello maggiore Antonio.
La tela raffigura, con tavolozza alquanto vivace e leggiadra, un furioso scontro tra due cavalieri turchi armati di scimitarra. Sul terreno giacciono armi e vessilli, mentre sullo sfondo si intravedono altri combattenti e un torrione ornato di beccatelli, che è bilanciato dalla parte opposta dalla suggestiva invenzione di due insegne incrociate. La dinamica composizione, impostata sulle diagonali, ricorda da vicino quella di un dipinto ricondotto da Morassi al fratello maggiore Antonio, già in collezione Crespi a Milano.
La raccolta di provenienza di quest’opera è la prestigiosa collezione veneziana di Evelina Levi Broglio, tra le protagoniste del jet set internazionale fino alla recente morte nel 2007.
Pubblicazioni:
“La pittura veneziana del Settecento”, a cura di Egidio Martini, Edizioni Marciane, Venezia, 1964, pp. 117,(nota 270), pp. 277-278, tav. XXVIII e 276.