FRANCESCO DE MURA, seguito di
Napoli, 1696-1782
Compianto
olio su tela, cm 75,5×62
La commovente scena si incentra sul Cristo deposto, compianto dalla Madre, dalla Maddalena e da San Giovanni Evangelista, che che ne sostiene amorevolmente il corpo. La composizione distesa e affabile, i panneggi e la tavolozza schiarita, nella quale i forti contrasti prediletti dal maestro Solimena risultano ormai solo accennati, rimandano chiaramente al maggiore allievo di quest’ultimo, Francesco De Mura.
Dopo l’apprendistato, l’artista partenopeo seppe abbandonare i tenebrismi e le plumbee atmosfere della generazione precedente, avviando la pittura napoletana verso le nuove atmosfere settecentesche, oscillanti tra arcadia e rococò, divenendone uno dei maggiori interpreti. L’opera in esame, riferibile con sicurezza all’operato di un valente discepolo del De Mura, riprende idee espresse dal maestro in dipinti quali la Pietà della Walters Art Gallery di Baltimora (37.1125), datata intorno alla fine del terzo decennio del XVIII secolo, con la quale la figura del Cristo è evidentemente in rapporto, così come il ciuffo di cherubini che vigila dall’alto del sepolcro.
Le trattazioni del tema proposte dal De Mura, caratterizzate da eleganza e contenuta drammaticità, godettero notevole fortuna, come testimoniano le non inconsuete realizzazioni ad esse ispirate.