GASPAR PEETER VERBRUGGEN II, AMBITO DI

Anversa, 1664 – 1730

Vaso di fiori con pappagallo

olio su tela, cm 180×177

Il dipinto in questione è attribuito all’ambito di Jan Peeter Verbruggen, uno dei più rinomati pittori olandesi di nature morte floreali tra il XVII e il XVIII secolo. Verbruggen si distingue per le sue composizioni eleganti, che esibiscono non solo un talento straordinario, ma anche una conoscenza botanica eccezionale. Le sue opere sorprendono per la loro monumentalità illustrativa, l’opulenza descrittiva delle corolle e l’eleganza dei tocchi pittorici.

Le tele attribuite a Verbruggen sono peculiari per l’uso di arricchire le immagini con vasi marmorei avvolti da ghirlande, in linea con il gusto estetico rocaille. La bravura di Verbruggen, riconosciuta fin dalla giovane età, è testimoniata dalla sua biografia: ammesso alla Gilda di San Luca a soli dodici anni, ricoprì la carica di docente già a ventisette.

Il nostro dipinto, di dimensioni monumentali, raffigura un grande vaso marmoreo, presumibilmente situato all’interno di un palazzo o nella sua corte, come suggerito dalla scanalatura di una colonna visibile nell’estremità sinistra dell’opera. Al centro della composizione, il vaso, posizionato su un piedistallo marmoreo, trabocca di fiori variopinti e di diverse tipologie, creando una visione sontuosa e vivida.

Il piedistallo è ulteriormente adornato con festoni vegetali e grappoli d’uva, enfatizzando la ricchezza e l’abbondanza della natura morta. Un pappagallo, nascosto dietro il vaso, china il capo verso un cesto colmo di frutta autunnale, tra cui melagrane, uva e pere. Questa aggiunta di elementi naturali e animali non solo arricchisce la scena, ma dimostra anche la capacità dell’artista di integrare dettagli complessi e realistici nelle sue composizioni.