Pellegrino Tibaldi, bottega di

Pellegrino Tibaldi, bottega di

PELLEGRINO TIBALDI, bottega di

Puria di Valsoda, 1527 – Milano, 1596

Sacra Famiglia con San Giovannino e un angelo

olio su tela, cm 111×95

Iscrizione “P.T.F. 1570”

Come segnalatoci da Anna Tambini, che ringraziamo per averci assistito nello studio dell’opera in esame, il ritrovamento di questo interessante dipinto conferma l’esistenza di un prototipo tibaldesco suggerita in tempi recenti da Michele Danieli per un dipinto della Pinacoteca Nazionale di Bologna strettamente legato alla tela che presentiamo.

Lo studioso aveva proposto, nello schedare l’opera del museo emiliano, di rivalutare la testimonianza ottocentesca di Gaetano Giordani che ne indicava il prototipo in un dipinto del Tibaldi, testimonianza giudicata plausibile alla luce della vicinanza a due dipinti, di scarsa qualità come l’opera della Pinacoteca bolognese, conservati in chiese locali, con l’attribuzione del Malvasia al maestro attivo a Milano.

La tela che presentiamo, di qualità nettamente superiore al modesto esemplare della Pinacoteca Nazionale ma strettamente imparentata a questo per la composizione, presenta infatti l’iscrizione “P.T. F. 1570”, da sciogliersi in “Pellegrino Tibaldi fecit 1570” che certifica l’intuizione di Danieli.

Anna Tambini, pur non escludendo con certezza la paternità attestata dall’iscrizione originale, ben rara per una copia, ravvisa una tenuta qualitativa lievemente inferiore agli standard del maestro, che farebbe pensare ad una derivazione, magari di bottega. La studiosa ha inoltre osservato la presenza in quest’opera – che nell’impianto generale si dimostra esemplata sulla tarda Madonna della Quercia di Raffaello (Museo del Prado) – di elementi parmensi, o addirittura lombardi, che potrebbero far pensare ad un’idea di Tibaldi risalente al periodo milanese del maestro, ipotesi che bene si sposerebbe con il “1570” impresso sul disco a tracolla del San Giovannino.