ALESSANDRO ALLORI

Firenze, 1535 – 1607

Ritratto di nobildonna fiorentina

olio su tavola, cm 59×45,5

Questo bellissimo dipinto su tavola, riconducibile per lo stile al XVI secolo, ritrae una giovane donna a mezzo busto, leggermente in tralice.

Dallo studio minuzioso dello storico Emilio Negro, si evince “l’intento palesemente celebrativo del ritratto”, realizzato verosimilmente per celebrare il matrimonio tra due giovani di nobili origini, come dimostra l’elegante abbigliamento e il garofano rosso appuntato sulla veste della giovane promessa sposa.

La tavola, in buono stato di conservazione, appartiene al genere ritrattistico molto in uso tra il XIV e il XVII secolo, destinato ad adornare le sale dei palazzi nobiliari e dei ricchi mercanti, raffigurando i ritratti di persone “appartenenti alla ristretta cerchia dei congiunti”.

Il linguaggio figurativo esprime appieno il Manierismo dell’Italia Centrale, più propriamente fa pensare, come avvalorato da Negro, allo stile del pittore fiorentino Alessandro Allori (Firenze, 1535 – 1607), quale autore della nostra tavola. Allievo indiscusso di Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino, Allori divenne in giovane età un “artista autonomo e un rinomato aiuto di bottega”.

Le esperienze presso la corte Granducale, il trasferimento a Roma e il rientro nella città natale, permisero ad Allori di ingaggiare una brillante carriera, arricchita con importanti commissioni pubbliche e private, sino alla nomina di Console dell’Accademia del Disegno di Firenze (1563).

Negro attribuisce pertanto il nostro ritratto ad Alessandro Allori, che qui si rivela con la pittura smaltata e i “vividi caratteri morfologici della donna, pervasi da un singolare manierismo fiorentino”, e che richiamano alla mente altre opere dell’artista, in particolar modo il Ritratto di Giovanna d’Austria (Firenze, Palazzo Pitti) e il Ritratto Maria de’ Medici (Vienna, Kunsthistorisches Museum).