Rachel Ruysch, L’Aia, 1664 - Amsterdam, 1750

Rachel Ruysch, L’Aia, 1664 - Amsterdam, 1750

RACHEL RUYSCH

L’Aia, 1664 – Amsterdam, 1750

Natura morta con vaso di fiori

olio su tela, cm 59×45

Sopra due piani di pietra, di austera semplicità, sono posati, in un suggestivo contrapposto, due vasi di vetro contenenti variopinte composizioni floreali, di grande effetto scenografico. L’eleganza e preziosità dei fiori si unisce ad un marcato decorativismo delle parti vegetali, con gambi che si inarcano, si torcono, si incurvano con un sapiente ritmo grafico. Vengono saggiati anche effetti di trasparenza – si vedano le lunghe foglie sottili che si intravedono dietro al recipiente di vetro – e con consumata esperienza si suggerisce la verosimiglianza e la tridimensionalità, ad esempio con l’ausilio di una lumachina che si sporge timorosa, inserto di ‘natura viva’ secondo la consuetudine fiamminga.

Questa coppia di nature morte, con evidenza databile stilisticamente tra la seconda metà del secolo XVII e la prima metà del secolo successivo, si può ricondurre, per il modo di presentare i fiori e i tipici giochi decorativi con gli steli e i gambi – come quello che appare nel dipinto con la lumachina poco sopra la stessa – nell’ambito della pittura olandese, in particolare di Amsterdam. In questo centro artistico operarono vari celebrati interpreti della specialità, come, tra gli altri, Cornelis Kick (1631-1681), Abraham de Lust (1650 c.- post 1659) e la nota pittrice Rachel Ruysch. Quest’ultima fu autrice di numerosissime opere di questo tipo, ed ebbe un largo seguito, alla quale si può assegnare l’esecuzione di questo pendant.