Natura morta con frutta, fiori, pesci, vasellame e una scimmietta

Giovanni Blasio

Giovanni Blasio

Giovanni Blasio 

Lombardia, seconda metà del XVII secolo

Natura morta con frutta, fiori, pesci, vasellame e una scimmietta

olio su tela, cm 00×150

La composizione presentata da questa tela, una natura morta di ragguardevoli dimensioni, vede svariati oggetti disposti con cura e incorniciati da preziosi tendaggi e tappeti. Sul lato sinistro, seduta su uno dei due grandi vasi in argento sbalzato con raffinate figurazioni memori di eleganze manieristiche, una scimmia è impegnata ad agghindarsi con orecchini e collane appena scovate in uno scrigno pieno di tesori. A questa zona del quadro fa eco, bilanciando visivamente la composizione, la parte destra, che invece presenta dei pesci disposti su un piatto dorato e un vaso di fiori. Secondo Giancarlo Sestieri l’opera esprime “una mistione di ascendenti lombardi e emiliani, collocabili sul crinale artistico tra Emilia e Lombardia”, con la possibilità di un riferimento a Giovanni Blasio, un pittore ancora non riemerso a dovere negli studi storici artistici, ma che ha avuto una sua prima delineazione ad opera di Ferdinando Arisi, studioso che ha potuto raccogliere un primo nucleo di opere intorno ad una tela firmata già alla Galleria della Spiga di Milano. I caratteri presentati da questo pittore lo avvicinano al pittore piacentino Felice Boselli (1660-1734), ma con una altrettanto forte componente lombarda – Sestieri suppone una formazione del Blasio sulla scia del Baschenis – che può far pensare per il nostro artista a “un ruolo non secondario, quale tramite tra il mondo lombardo dei centri di Bergamo e Milano e quello emiliano, focalizzato a Piacenza e Parma”.