GREGORIO LAZZARINI

GREGORIO LAZZARINI

Venezia, 1655 – Villabona (Rovigo), 1730

Mosè e il serpente di bronzo

olio su tela, cm 118×152,5

 

Il soggetto di questo animato dipinto è l’episodio biblico nel quale gli israeliti, colpevoli di essersi rivoltati contro Mosè e il Signore, vengono perseguitati da serpenti velenosi. Mosso a compassione, “l’Eterno quindi disse a Mosè: – fa un serpente ardente e mettilo sopra un’asta; e avverrà che chiunque sarà morso e lo guarderà, vivrà -. Mosè fece allora un serpente di bronzo e lo mise sopra un’asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, viveva” (Numeri 21, 4-9). Sulla tela sono infatti raffigurati in primo piano gli israeliti in preda al panico, e in alto su un poggio, Mosè che indica al popolo il serpente di bronzo issato su un’asta, verso il quale alcuni infelici già si volgono per essere salvati.

Questo dipinto è opera di Gregorio Lazzarini, eccellente pittore caposcuola a Venezia di un gusto accademico di stampo emiliano in contrasto sia con la declinante corrente locale dei tenebrosi, sia con l’incipiente barocchetto. Alla sua bottega, premiata dal favore di facoltosi committenti internazionali, si formò, tra gli altri, il grande Giambattista Tiepolo. Tra le opere dell’artista veneziano, il confronto forse più calzante è con l’Orfeo e le Baccanti di Cà Rezzonico, del 1698, data intorno alla quale verosimilmente dovrebbe essere stato realizzato il nostro dipinto. Tra i vari raffronti possibili, si veda nell’opera citata il bambino sdraiato con il volto rivolto all’indietro e l’uomo barbato nella stessa posa della nostra.

La grande tela proviene per via ereditaria dalla collezione Schiavoni, un’antica raccolta di dipinti in gran parte veneti, e risulta citata come Pietro Liberi in inventari a stampa della collezione e con la corretta attribuzione al Lazzerini in un inventario della Direzione delle Regie Gallerie veneziane in data 26 aprile 1886 (n. 14).

 

Pubblicazioni:

“Natale e Felice Schiavoni. Vita, opere, tempi”, a cura di Luigi Sernagiotto, Longo Editore, Venezia, 1881, p. 636.

“Collection de tableaux anciens de feu le peintre Vénitien. Monsieur le Chavalier Fèlix Schiavoni”, Stabilimento dell’Emporio, Venezia, 1883, n. 14.

“Inventario della Direzione delle Regie Gallerie Veneziane”, 26 aprile 1886, n. 14.