FELIX DELAMARCHE E CHARLES DIEN
Parigi, 1821
Globo terrestre
legno, carta; base in legno ebanizzato
cm 60×46, cm 32,5 diametro sfera
Realizzato dall’ingegnere e geografo Félix Delamarche (1779 – 1835), figlio del celebre cartografo settecentesco Charles François, in collaborazione con l’astronomo parigino Charles Dien (1809- 1870). La sfera, ricoperta da dodici fusi a stampa e montata su un sostegno a treppiede in legno ebanizzato, riporta in un cartiglio una lunga legenda che accenna alle scoperte dei navigatori ed esploratori James Cook e Jean-François de La Pérouse, concludendosi con l’iscrizione: “A PARIS. CHEZ F.X DELAMARCHE ET CH.LES DIEN SUCCESSEURS DE SANSON, BONNE, ROBERT DE VAUGONDY, &C. &C. 1821”. Un esemplare identico si conserva al Museo Galileo di Firenze, sala III (inv. 3369).
I più antichi esemplari di ‘globo terrestre’, o ‘mappamondo’, che si sono conservati risalgono al Rinascimento. Ricordiamo in particolare il cosiddetto Erdapfel della fine del Quattrocento, opera di Martin Behaim e ora al Museo Nazionale Germanico di Norimberga, il “Globo Da Vinci” di collezione privata, realizzato dal grande artista intorno al 1504 utilizzando due uova di struzzo, e il “Globo Hunt-Lenox”, in rame, derivato dalla creazione vinciana (New York Public Library). A differenza del primo, gli altri due esemplari mostrano già la scoperta del Nuovo Mondo, ancora mancante dell’America Settentrionale.