MAESTRO FIORANTE DEL XVII SECOLO
Coppia di vasi di fiori ottagonali
olio su tela, cm 98×78
A partire dall’inizio del Seicento, in seguito alla rivoluzione caravaggesca e all’affermarsi del gusto per le ‘quadrerie’, ossia per la disposizione di quadri a saturare le pareti dei palazzi in gallerie spesso appositamente concepite, i generi artistici – paesaggi, battaglie, e nature morte appunto – conobbero una crescente, inarrestabile diffusione. Nel caso della natura morta, si formarono esperti persino in diverse specialità, talvolta con la creazione di vere e proprie scuole locali, dedite in particolare alla rappresentazione di pesci a Napoli, di strumenti musicali in Lombardia e così via.
La rappresentazione dei vasi da fiori, particolarmente decorativa e estremamente cara alla sensibilità barocca, fu diffusa in tutta la Penisola, raggiungendo apici con artisti quali Bartolomeo Bimbi in Toscana e Mario ‘dei Fiori’ a Roma.
I due piacevoli vasi in ottagono che proponiamo, difficilmente collocabili per area geografica, mostrano di ispirarsi alle opulente invenzioni compositive dei grandi maestri del Barocco, qui riecheggiate con una tavolozza piuttosto essenziale e modi corsivi nei dettagli che ne accentuano la freschezza e la spontaneità.