CARLO CIGNANI e FELICE CIGNANI
Bologna 1628-Forlì 1719 e Bologna 1658-1724
Carità
olio su tela, cm 114×130
Questo dipinto testimonia il successo delle invenzioni di Carlo Cignani, uno dei pittori più influenti del Seicento. I suoi dipinti conobbero una larghissima fortuna, e furono più volte replicati dalla sua attivissima bottega, come nel caso di questa versione, che ripete con un gusto più decorativo e sereno la formula espressa dal maestro nel dipinto di stesso soggetto in collezione privata bolognese. Il dipinto che presentiamo esibisce inoltre la variante, rispetto a quest’ultimo, di rappresentare il gruppo dei personaggi immersi in un paesaggio. Secondo Emilio Negro, autore di uno studio sull’opera, questa è da riferirsi al padre con l’ausilio del figlio Felice “che fu suo primo coadiutore di bottega”. Da notare come il viso di profilo della nostra Carità sia in effetti assai vicino a quello sfoggiato dall’angelo annunziante dipinto da Felice Cignani nell’Annunciazione affrescata da questi in San Giacomo Maggiore a Bologna.
Come da tradizione, la Carità è rappresentata da una giovane fanciulla che si prende cura di tre bambini. Nella sua celebre Iconologia il Ripa (1603) descrive la Carità come una “donna vestita di abito rosso” che “terrà nel braccio sinistro un Fanciullo, al quale dia il latte, e due altri le staranno scherzando a’ piedi”. I tre fanciulli, secondo questo autore, “dimostrano che sebbene la Carità è una sola virtù, ha nondimeno triplicata potenza”.