CROCIFISSO
legno scolpito e policromato
Immagine di severa nobiltà, il Cristo crocifisso che presentiamo dimostra sia nella stilizzazione dell’anatomia, come nel disegno di addome e torace, sia del volto, ancora memore di esempi della tradizione romanica, l’appartenenza al nostro glorioso Trecento.
La drammatica scultura, un tempo probabilmente elemento centrale di una parete affrescata o di una tavola dipinta con la raffigurazione del Calvario, forse tra la Vergine e San Giovanni dolenti, è stato verosimilmente aggiornato in alcuni dettagli che tradiscono una più moderna cultura rinascimentale, quali il corto perizoma e la veridica muscolatura delle gambe.
L’intonazione dolente e la concezione ieratica di questo suggestivo Crocifisso, accentuata dalla testa protesa, quasi abbattuta sul torace, e dalla postura distesa dei pedi, trovano riscontri nella produzione umbro-marchigiana, suggerendo di ricondurlo ad un intagliatore attivo nell’Italia centrale nella seconda metà del Trecento.
Italia Centrale, XIV secolo
cm 145 altezza