TABERNACOLO
commesso di marmi policromi
Sontuoso esempio di suppellettile sicuramente proveniente da un edificio di culto di un certo rilievo, questo tabernacolo ‘a tempietto’ si compone di tre parti: la parte inferiore vede al centro, sormontata da un timpano spezzato e incorniciata da preziosi intarsi policromi, la porticina metallica originale, ancora completa di chiave, che dava accesso all’ostia consacrata. Ai lati scandiscono il fronte scantonato lesene marmoree desinenti in peducci. Questi ultimi sorreggono un architrave modanato interrotto al centro da un fregio in breccia damascata.
Sopra al corpo appena descritto si innesta una elegante calotta semisferica ornata da volute, centrata da un oculo di gusto buontalentiano. Conclude l’insieme un elemento poligonale che sorreggeva in origine la croce.
Un esempio eseguito sicuramente dalla stessa bottega, con lievissime varianti e l’impiego dei medesimi marmi, fu eseguito intorno al 1654 per l’altare dell’Assunta di patronato Badii-Cioli nel transetto di sinistra della chiesa fiorentina di Santa Felicita, dove ancora si conserva.
Firenze, metà del XVII secolo
cm 113×73