Antonio Stom

Antonio Stom

ANTONIO STOM

Venezia?, 1688 circa – Venezia, 1734

Capriccio con la Laguna di Venezia

olio su tela, cm 59,7×99

Il capriccio che presentiamo è opera caratteristica di Antonio Stom, artista quanto mai versatile – fu pittore di storia, battaglista, vedutista – che operò prevalentemente a Venezia nei primi decenni del Settecento. Lo Stom, “pittore pre-guardesco”, è stato delineato per la prima volta in uno studio del Morassi del 1962 (A. Morassi, Preludio per Antonio Stom, detto “il Tonino”, in “Pantheon”, XX, 1962, pp. 291-306) e più recentemente da Filippo Pedrocco.

Come spesso nelle opere dell’autore, la scena si svolge in prossimità di uno specchio d’acqua, sul quale si riflettono, secondo il gusto in voga all’epoca, edifici contemporanei e rovine classiche dalle proporzioni colossali, in anticipo sul gusto che si diffonderà in seguito con Piranesi. La scena è dominata in particolare dall’arco sulla destra, scorciato secondo una prospettiva intuitiva ma efficace, apparentemente ispirato all’arco di Tito, uno dei più celebri monumenti dell’antichità. Animano sapientemente la scena le consuete figurette, impegnate in diverse occupazioni, elemento imprescindibile di questo tipo di vedute.

Nella scheda di catalogo prodotta in occasione di una esposizione al pubblico di quest’opera, è stato notato “il carattere visionario di questo porto”, dominato dalla “fredda luce grigio-argentea” caratteristica del pittore, così come la libertà pittorica, distante dal nitore disegnativo di certi vedutisti (Vedute di Venezia e capricci lagunari del XVIII e XIX secolo, a cura di M. Moschetta, cat. della mostra, Galleria Lampronti Lebole, Roma, 2004, pp. 14-15).

L’opera è illustrata nel repertorio recentemente pubblicato da Giancarlo Sestieri (G. Sestieri, Il capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo, 3 voll., Foligno, 2015, III, fig. 3 p. 284).

Pubblicazioni:

“Vedute di Venezia e capricci lagunari del XVIII e XIX secolo”, catalogo di  mostra a cura di Marzia Moschetta, Galleria Lampronti Lebole, Milano, 2004, pp. 14-15.

“Il capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo”, a cura di Giancarlo Sestieri, Etgraphiae, Foligno, 2015, vol. III,  p. 284, fig. 3.