SCRIVANIA SAN FILIPPO
legno e radica di noce
Questa elegante scrivania “San Filippo”, realizzata in pregiato legno di noce e radica, è un magnifico esempio di ebanisteria seicentesca.
La denominazione “San Filippo” identifica un particolare tipo di scrittoio caratterizzato da un piano superiore corredato da un’alzata con numerosi tiretti e scomparti. Si distinguono due varianti principali: quella “chiusa”, dove l’alzata è celata da una ribalta, e quella “aperta”, come nel nostro caso, dove lo scarabattolo (il corpo dell’alzata contenente i tiretti) è interamente a vista, leggermente arretrato rispetto al piano e spesso fiancheggiato da spalle digradanti o curvilinee.
L’origine del nome “San Filippo” per questi scrittoi è oggetto di dibattito: è comunemente accettato che derivi da San Filippo Neri (1515-1595), sebbene la sua vita sia antecedente all’epoca di massima diffusione di questi mobili. È più plausibile, come in molti altri casi di denominazioni storiche di mobili, che il nome sia emerso da un’associazione indiretta, forse legata alla loro destinazione d’uso in ambienti ecclesiastici o di studio, in un’epoca in cui la sua figura era ancora fortemente influente.
Il nostro raffinato scrittoio è impreziosito da profili ebanizzati che creano un contrasto cromatico e da disegni geometrici suggeriti da filettature intarsiate in legno di frutto, che ne esaltano la bellezza della venatura.
La parte superiore della scrivania è un’alzata strutturata su due ordini di cassetti, disposti simmetricamente ed elegantemente separati da lesene. Questa configurazione massimizza la funzionalità dello spazio di archiviazione.
Il piano di lavoro è lineare, definito da una cornice modanata, fortemente aggettante; la fascia sottopiano è scandita da due ampi cassetti, ciascuno dotato di due maniglie e di una serratura centrale, funzionali e decorativi.
La scrivania poggia su quattro gambe troncopiramidali, che terminano con piedi a mensola rovesciata, conferendo stabilità e un’estetica solida. Le gambe sono collegate da elaborate traverse sagomate a crociera, anche se l’elemento decorativo a pinnacolo che le centra non risulta coevo al resto del mobile.
Roma, fine del XVII secolo
cm 115x191x88