STIPO MONETIERE IN PIETRE DURE
legno di pero con listrature in ebano, formelle in commesso di pietre dure, sculture e applicazioni in bronzo dorato
A partire dal secondo Cinquecento a Firenze gli artigiani granducali si andarono specializzando nella creazione di manufatti a commesso, una specialità mai sopita, celebrata nel 1588 dalla nascita dell’Opificio delle Pietre Dure. La “Galleria dei Lavori” realizzava ogni sorta di manufatto, talvolta con il coinvolgimento di artisti di primo piano.
Lo stipo in esame, di forma architettonica su base modanata, è sostenuto da un tavolo a colonne tortili. Il fronte, aggettante al centro, è scandito da quattro cassetti per parte divisi ciascuno da due formelle con fiori e uccelli a commesso che inquadrano uno sportello a foggia di edicola architettonica con timpano spezzato, impreziosito da inserti in commesso di pietre dure (lapislazzulo, diaspro rosso fiorito e giallo), sculture entro nicchie e busti classici in bronzo dorato. L’anta sul fronte dà accesso ad un vano articolato in tre cassetti. Entrambi i lati del mobile sono centrati da formelle raffiguranti vasi floreali di lapislazzulo poggianti su basi, incorniciate da specchiature geometriche in marmo colorato.
L’utilizzo prevalente di pietre tenere e la relativa sobrietà della composizione fanno ricondurre con sicurezza questo prezioso arredo ai primi decenni del Settecento.
Firenze, primo quarto del XVIII secolo
cm 187x191x54